venerdì 29 agosto 2008

w-end

sto per volare via da qui. per un po'. non abbastanza.
voglio un computer a casa.

Avete Rovinato Le Droghe

Avete Rovinato Le Droghe

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martedì 26 agosto 2008

ufficio in agosto.2

il rientro di mau mau e benz.

lunedì (tardo) pomeriggio: creativi alla scoperta degli effetti di PhotoBooth.

sabato 23 agosto 2008

santagusta






come mi trasformo in una bambina di 5 anni.

mercoledì 20 agosto 2008

neuroni all'orizzonte

il mio nuovo amico mi piace proprio!
mi è quasi mancato mentre era in ferie, sarà che beccare simpatia e intelligenza racchiuse in un unico cranio comincia a diventare un evento degno di nota...
e sta anche lui incartato in un ufficio aspettando la notte per tramutarsi in se stesso.
e disegna.
infatti è stronzo.. (si poteva mica pretendere tutto no?)
ha già capito, e si fa odiare, ma si sa... funziona sempre.

martedì sera\notte


dicono che sopravviveranno non ubriachi, fino al prossimo venerdì... ho risposto che qui si corrono dei seri rischi infrasettimanali.
massimo è andato, pier scrocca un posto letto per la notte, e io sono felice: finalmente qualcuno scrocca un posto letto a me........ di solito è il contrario!!
questa notte si parla della panchina.. che poi per me non è mai proprio così, ma almeno me la racconto. a dovere.
qui ho già scroccato un massaggio prima, che bello. che bello anche avere un comp a disposizione a casa, deb dice che il suo pc è rotto, il che significa che mi godo la casa isolata.. proprio ora che su internet mi ritrovo contatti che davo persi per sempre..

martedì 19 agosto 2008

la cosa più interessante del ferragosto al mare


pensieri del tardo pomeriggio

la giornata in ufficio sarebbe finita, anche se essendo un quieto martedì di agosto in effetti non è che sia mai realmente cominciata... lavorato un po', qui e là.. principalmente fatto altro.
oggi sono molto allegra, mi sono svegliata allegra. non come sempre, non che di solito mi svegli triste.. intendo dire che mi sono ritrovata molto più allegra del solito. la giornata fortunatamente non ha fornito eventi nefasti, quindi ancora sono euforica. alle sette arrivano in stazione i reduci da barcellona,e devo andare a riconsegnare le chiavi, quindi è tardi per mollare la macchina fuori porta, raggiungere casa in roller, fare due cose e uscire di nuovo per tempo, me la scazzeggio qui un altro po'. poi dovrò come sempre volare visto che ho avuto la bella idea di invitare amici a cena stasera e la casa è ancora un delirio e il cibo tutto da fare.... ci ammazzeremo di aperitivi, tanto in quello siamo piuttosto rodati. queste unghie mi piacciono ma cominciano a essere impegnative..

scattata la partita di pingpong in terrazzo, ora vado davvero.

ufficio in agosto







lunedì 18 agosto 2008

il lunedì

nonostante la faccia, il lunedì. a volte non è mica male.. l'ufficio semivuoto.. le sorprese che il web riserva per una poco promettente giornata di lavoro.
qui continuano a succedere cose! non sono molto per la teoria della panchina, e in effetti mi ci applico il giusto.. ma non è mica male, sto costruendo il mio ombrello per evitare la pioggia di eventi che potrebbero mandarmi a male l'esistenza, ce la farò?
bah. il bah omnifunzionale piace sempre: innumerevoli significati a seconda dell'intonazione, quindi scriverlo è anche meglio (calcio d'angolo). sarebbe già buono avere le idee chiare e sapere quello che voglio davvero. invece ho le idee molto chiare per quanto riguarda quello di cui ho voglia, anche se so che per me sarebbe meglio scappare più veloce della luce. quindi che bello quando inaspettatamente trovo peace&love e parole piene di spiritualità inattesa. non erano per me, sono per tutti, ma è anche meglio. mi chiedo se ci è o ci fa.... me lo chiedo dal primo momento. sembra un personaggio costruito a regola d'arte, comincio a pensare che forse ci è davvero, possibile? facciamo un altro bah? ma si... BAH!

giovedì 14 agosto 2008

agosto in città

mi chiedono sempre come faccio a resistere la settimana di ferragosto a bologna! io mi diverto sempre, c'è sempre qualcuno in giro, e quelli che ci sono hanno una gran voglia di divertirsi.. visto che non sono su una spiaggia. e poi non c'è tutta quella gente col grugno incartata ai semafori.. si sta benone! non me lo chiedete più con quell'aria triste per me.. beato chi si può permettere un mese dall'altra parte del mondo.. io tutti gli altri non li invidio affatto.
noi stiamo meglio qui, davvero, con la città tutta per noi!

mercoledì 13 agosto 2008

tanto per registrare qualcosa di diverso

parlo sempre dei miei orari insostenibili.
questa notte ho dormito un bel po', giusto per la cronaca.

luoghi comuni: bologna non è più come una volta

puntualizzazioni dal post del 5 agosto.
è arrivato il momento di denunciare pubblicamente (almeno per il pubblico di questo blog) i motivi dello sdegno e incazzo per la questione caffè e vivande alla stazione centrale di bologna.

quel giorno sono arrivata dalla stazione di borgo panigale. con la suburbana in 4 minuti sei alla stazione centrale, evviva la comodità, ma non si può pretendere che alla stazioncina di borgo panigale oltre ai due binari e alla macchinetta per fare i biglietti ci sia anche un bar. al bar tarozzi mi ero limitata a comprare le paglie. anche il bar tarozzi si potrebbe definire suburbano come genere, quel suburbano squallido con gente un po' marcia. infatti è sotto il ponte della ferrovia.. nessuno pretende che sia un locale modaiolo, io ci compro le sigarette, in rari casi (fame, proprio fame) le caramelle. quel giorno la bale aveva finito il caffè, io mi stavo trascinando sotto il sole delle 11 dopo aver dormito poche ore, non è stato un incentivo sufficiente per testare il caffè lì.
fumetto, bolle: resisterò fino in stazione. ci mette solo 4 minuti.
arrivo alla stazione ovest, devo fare il biglietto vero, il bar è di strada: c'è il bar qui e il bar lì. una volta c'era anche il bar giù, quello nel sottopassaggio principale, era il mio preferito, ma l'hanno tolto già da anni. in compenso ci sono un sacco di macchinette nel sottopassaggio, con tanto di tramezzini di plastica, bibbite e bevande calde.. ma io di caffè della macchinetta ne ho già abbastanza in ufficio, il w-end punto all'espresso, quello vero. già è sabato e salto la mia colazione dei campioni, almeno un cazzo di caffè vero e un cibo vero da portarmi per il buco allo stomaco che mi verrà mentre sono sul treno.
il bar è chiuso, c'è un cartello con piantina della stazione: si sono trasferiti nel nuovo bar centrale, piazza medaglie d'oro 6 all'esterno della stazione. ok, neanche la guardo bene, intanto faccio il biglietto.
ero pronta al peggio: è il 2 agosto. non una giornata qualsiasi nella stazione di bologna.
non sapevo a che ore ci fosse la manifestazione, ma è tutto quieto, dev'essere appena finita, le corone sono lì ma i microfoni e la folla sono già spariti.
sono stranamente in anticipo: 25 minuti, di solito in meno di 10 faccio biglietto, caffè, pezzo di pizza da asporto, tabaccaio, edicola e riesco a fumarmi la paglia giù dal treno al binario 9. esco nel piazzale e mi guardo in giro, non vedo nessun bar, nessuna insegna nuova, bah, è sabato mattina e ho una profonda consapevolezza del mio livello di rincoglionimento mattutino quindi me la prendo sciolta. mi sento proprio rilassata, oggi farò con calma, ho anche tempo per dirigermi verso l'unica edicola non gestita da stronzi. devo tornare verso la stazione ovest ma fa niente, ho tempo e poi di là c'è anche un altro bar.
repubblica e internazionale (numero doppio di agosto, bello grosso, ma non c'è il bushismo e neanche le vignette brasiliane, uffi) però ora voglio il mio caffè, comincio a essere verticale da troppo. e non ho ancora fumato, almeno di un caffè ho bisogno prima della sigaretta.
bar. chiuso, stesso cartello. mi chiedo che razza di bar avranno fatto per riunirli tutti in uno.
anche la tigelleria di fianco è chiusa, ma lì non c'è nessun cartello, magari sono in ferie, anche se considerato il traffico umano di agosto mi sembra un'idea un po' idiota. mi ricordo che viviamo nel paese col maggior patrimonio artistico e riusciamo a fare genialate come chiudere i musei la domenica, me ne frego della tigelleria, non mi è mai piaciuta molto, l'unica cosa decente di quel caffè sono le tazzine col piattino asimmetrico.
ritorno al piazzale col proposito di guardarmi attorno senza cispe negli occhi. stanno smontando il palco, fino al prossimo 2 agosto rimane solo la crepa nel muro con la targa del papa e l'orologio fuori fermo alle 1025.
non noto altro, devo anche aver tolto per un paio di secondi gli occhiali da sole! comincio ad indispettirmi: va bene che è sabato mattina e tutto, ma proprio non vedo niente e non ho energie da sprecare per fare il giro della piazza inutilmente. faccio prima a tornare dentro e guardare davvero quella piantina per localizzare a che punto corrisponde quella croce sulla carta. eh, si ok, ho capito, avevo già capito col primo colpo d'occhio, infatti io guardavo proprio di là, di fianco al mcDonald, avevo capito giusto, ma dove cazzo è il bar?!
cambio prospettiva, esco - di nuovo - nel piazzale, questa volta dalla parte della stazione ovest. dovrei proprio vederlo, comincia a diventare una questione di principio. non lo vedo. comincio a incazzarmi, di solito non sono propriamente impedita, ok che ieri sera avrò bevuto due cose ma anche a quello ormai sono abituata, ho avuto risvegli peggiori, possibile che sia così complicato avere un caffè?
la stazione di bologna, non borgo panigale, non la stazione da trenini, sono in una delle grandi stazioni: roma termini, milano, venezia, firenze. le stazioni col conto alla rovescia per l'alta velocità in bellavista in mezzo all'aiuola, quel totem gigante sì che si vede bene, il bar no.
disturbiamo wikipedia: la stazione di Bologna è uno snodo essenziale per lo smistamento del traffico ferroviario nazionale in quanto la sua posizione ne fa la convergenza di quasi tutte le linee dell'Italia settentrionale che vi trovano proseguimento lungo la linea dorsale per Firenze e lungo la linea adriatica per Ancona. Infatti oggi contende a Roma Termini il primato per numero di treni giornalieri in transito (circa 800) e probabilmente prenderà il primo posto in Italia con l'attivazione della nuova stazione sotterranea dedicata ai treni ad Alta Velocità.
sto girando da un po' nella stazione centrale di bologna, il mio vantaggio di 25 minuti ormai si è notevolmente ridimensionato e ancora non sono riuscita a bere un cazzo di caffè? comincio a guardarmi attorno attonita, cosa vedo? due splendidi esemplari di forze dell'ordine. non che io subisca il fascino della divisa, anzi, tendo alla reazione contraria: saranno strascichi dei periodi intensi di canne adolescenziali, ma ho sempre quella reazione da coda di paglia quando mi trovo davanti una divisa, c'è da dire che ho abitato sei anni di fianco alla questura quindi a quella divisa nello specifico un po' mi sono abituata e poi i poliziotti rispetto agli altri sono generalmente fighi. in ogni caso, questi due lo sono, li noto, e loro me, non so se perchè sono figa o perchè vago con aria smarrita vestita di nero, con gonnellina, occhialoni, bastoncino e ananas in testa e roller appesi alle dita di una mano. comunque ci guardiamo e io decido che a parte sequestrare le macchine, fare palloncini, appiccicare cerotti molesti nel mezzo della notte sono utili uomini, non gli salto addosso ma mi sento quasi filoamericana: to protect & to serve è su tutte le macchine. che servano, servitemi, almeno a placare la mai agitazione per il caffè.
io: scusate..
sorriso
sorriso
sorriso
un sorriso a testa, e proseguo ..io è da 10 minuti che tento di bere un caffè ma non ci sono riuscita!
sorriso
sorriso
(io già sorrido meno)
si guardano, chi prende la parola? uno si decide, sorride (ormai non c'è un cazzo da ridere ma lui non lo sa quindi mantengo il profilo carino) e mi spiega: c'è un nuovo bar
si lo so ma dove
mi spiega: fuori nel piazzale esterno
si ma dove
mi spiega per bene: ecco vede lì fuori? prosegue dritta di là è vicino a mcDonald
si ma dove?? esattamente dove, rispetto a mcDonald, dove?
(il mio sorriso comincia a essere tirato coi filini)
lei entra dalla porta di mcDonald..
(inorridisco, ora non faccio neanche finta di sorridere)
mi stai dicendo che io per bermi un caffè devo entrare da mcDonald???
impasta il sorriso con una faccia rassegnata profilo dipendente statale suo malgrado.. e mi rassicura: no, lei (io ovviamente ho usato sempre il tu) entra solo dalla porta di mcDonald e tiene la sinistra, e lì c'è il bar.
io decido che non sono una dissidente terrorista, e poi il 2 agosto appunto non è proprio giornata, ho un secondo e mezzo di incazzo feroce seguito da un'immersione delle mie facoltà mentali in un take it easy ghiacciato.
sorrisone dei miei
insomma mi sta dicendo che hanno fatto un solo bar in tutta la stazione, l'hanno messo nel piazzale esterno e per entrarci bisogna passare dalla porta di mcDonald?
suo sorriso complice rassegnato: mm.. si..
me ne sto già andando mentre il mio sorriso si trasforma in una risata; ok, grazie ciao
risparmio i commenti polemici in riferimento a mcDonald. visto che sono più di 10 anni che non ci entro un po' mi scoccia doverlo fare per avere il mio caffè, fa niente, non vale, la prossima volta arriverò in stazione già imbottita di caffeina e fornita del beveraggio indispensabile per affrontare il viaggio in treno. se mi lasciassi andare potrei raccontare del brufolo di renato o del perchè continuo a credere che in una città come bologna non ci sia alcun motivo per dare i miei 3€ a mcDonald quando ovunque ti giri trovi piade con il crudo di parma o squacquerone e rucola (anche salsiccia+cipolla+peperoni, ma è la versione notturna).
il bar: un banco per la pizza e uno per i panini, i soliti quelli di plastica, io non li prendo mai, ma avranno aumentato i prezzi con questo trasloco collettivo? voglio saperlo, quella vena di incazzo da piccola sovversiva è rimasta: per i prezzi osservare il comodo listino stampato corpo 12 sul foglio A4 attaccato alla cassa e quando tocca a me mancano 8 minuti al mio treno, lascio stare.
caffè acqua coca pizza, in ordine di importanza.
tutto al volo, solo per il caffè devo aspettare, è anche ovvio visto che sono in fila nell'unico metro e mezzo di banco bar in tutta la stazione. comincio a innervosirmi: sto seriamente rischiando di perdere il treno, mi chiedo quanti cervelli hanno collaborato alla messa in atto di questa cosa, quanti - un numero, vorrei avere idea di un numero - hanno sottoscritto prima che davvero si arrivasse ad averlo realizzato un posto fatto così.
piuttosto lo perdo, ma avrò il mio caffè. fa anche un po' schifo, ti pareva!
il treno lo prendo al volo, solito, infatti era strano tutto quell'anticipo.
già anni fa quando passavo dalla stazione due volte a settimana minimo mi era venuto in mente di seguire una delle teorie di mia madre. quando ci lamentavamo di qualcosa tanto per fare delle polemiche casalinghe, una delle risposte più gettonate era: fai qualcosa, dirlo a me non cambia niente, scrivigli una lettera. la cosa per cui ho avuto più voglia di farlo - anche se poi non l'ho mai fatto - era quella puzza di mcDonald che invadeva il primo binario, l'atrio e il piazzale della stazione.
immaginavo i turisti che arrivavano nella città dei tortellini, delle lasagne degli spaghetti bolognese (il fatto che in realtà a bologna non esistono lo avrebbero scoperto durante il soggiorno) e che come il primo odore avrebbero sentito quello inconfondibile del mcDonald. una volta c'erano le sfogline che vendevano la sfoglia ai binari, io non le ho mai viste, ma l'ha detto marco e vuol dire che è vero, e anche che non sono passati secoli, non ci sono più da un bel po'.
il mc donald è ancora lì, quello mica l'hanno tolto dal primo binario.

in quella lettera che non ho mai scritto al sindaco mi sarei lamentata anche della pessima idea di chiamare quel cazzo di rilevatore auto che fa le multe sulle preferenziali con un nome proprio: il mio!

martedì 12 agosto 2008

the day after: il pentimento

per un aperitivo del lunedì sera niente male davvero.
io e la sere. poi anche stefano.
poi telefonate deliranti, l'ormone shackerato dall'alcol è pericolosissimo.. potevo fare di peggio (almeno sono stata divertente) e chiamare un'amica in effetti è il male minore.. ciò non toglie che oggi mi senta un'idiota. ma ci sta.

ho anche graffiato irrimediabilmente gli occhiali preferiti (cazzo). dev'essere successo quando ci è venuta la geniale idea di distenderci sull'asfalto in mezzo ai viali altezza porta saragozza. piccoli idioti crescono.

venerdì 8 agosto 2008

record

oggi davvero siamo andati oltre: dopo essere tornate già tardi, abbiamo aperto e richiuso il frigo e nel giro di un minuto eravamo già in cortile. un piccolo cazziatone ai vicini molesti e alle 6 di stamattina eravamo in giro a cercare un baracchino ancora operativo. ce l'abbiamo fatta a trovare una piada con la salsiccia. saltato il peperone, la cipolla no.
stamattina l'operazione riassocio con la realtà è stata davvero drammatica. comunque ce l'ho fatta ad arrivare in ufficio, peccato che la faccia fosse davvero inequivocabile. per fortuna è venerdì.
dovrei anche tentare di raggiungere la stazione e partire, bella genialata quella di lasciare ieri gli occhiali a casa in centro, è evidente che proprio non posso partire senza. quindi sbattimenti, farò un collassino sul treno. almeno spero..

martedì 5 agosto 2008

dr. house

nel senso.. avrei bisogno di un medico che mi fornisse una cura per rimanere una sera in casa, una qualsiasi casa.
faccio un riassunto delle ore di sonno negli ultimi giorni, con la memoria senza concentrarmi troppo risalgo a venerdì: dalle 6 alle 11, segue viaggio in treno (al caffè in stazione a bologna dedicherò un apposito post polemico, anticipo solo che non c'è, non c'è un posto dove bere un caffè all'interno della stazione di bologna - sdegno e incazzo).

sabato: n.p.

domenica: 4-9,10 (segue lunedì in ufficio, commenti superflui)

ieri sera: si poteva evitare il solito portico? anche si..
invece siamo riusciti a fare più tardi del solito: una simpatica gita al rizzoli per movimentare un po' un lunedì sera qualsiasi. con la giusta dose di determinazione ce la si fa sempre a vedere l'alba. non mi stanno neanche più tanto sulle palle gli uccellini, devo essermi abituata quando ho scelto di non comprarmi la fionda, nonostante sia un oggetto che mi piace molto.. tanto a quell'ora non si può contare su una buona mira e mi sarei sicuramente ferita da sola.
(parentesi: al progetto tiro con l'arco non ho ancora rinunciato)
l'infermiere ci ha chiesto se volevamo così bene al nostro amico da essere lì in quattro alle quattro di notte per un dito tagliato. certo! è il nostro barista.
le foto ricordo erano di dovere. forse ci siamo andati per questo? può essere.. abbiamo iniziato fuori dal maggiore! si perchè ovviamente non poteva essere una cosa veloce, in fondo lo sapevamo tutti quando l'abbiamo caldeggiato sostenendo che ci avremmo messo mezzora. è la formazione del trigono astrale, ci voleva un pieno di allegria prima di lasciarli andare a folleggiare all'estero senza di noi!

aria di dittatura?

Scatta il piano per l'impiego dei militari nella vigilanza delle aree più a rischio in tutta la penisola.
= da ieri abbiamo l'esercito nelle strade.
non siamo mica avanti coi lavori...

lunedì 4 agosto 2008

elogio dell'efficienza

a volte capita di cadere. a volte capita di ritrovarsi con gli amici a bere l'ultimo e fioccano svariati ultimissimi a ridere del trigono astrale del cazzo. io e marco con la bale e benz, che si sono degnati di lasciare il nido di aria confezionata solo per essermi vicini nel mio rientro a bologna dopo il viaggio della speranza. da mesi non prendevo il treno, molti mesi, ma visto il w-end da bollino rosso (adesso lo chiamano nero - io odio la tv) e visto che incrocio la mia coinquiina tipo un paio di volte la settimana, questa volta ho optato per le ferrovie dello stato.
l'andata non è stata male, il ritorno da panico. sarà che ero stanca e mi immaginavo già a farmi un significativo pisolino cullata dal sedile del regionale, che oltretutto è molto più comodo del dell'eurostar con microsedile ad alta promisquità e micropoggiatesta. il dondolio sulle rotaie mi concilia sempre il sonno, figuriamoci quando parto stanca, dopo una serata di festa, annessi e connessi, qualche ora di semisonno e un pomeriggio in baita spalmata qua e là cercando accuratamente di evitare il sole e di stare verticale il meno possibile. ho sempre la partenza a rilento, infatti quando finalmente ho trovato un passaggio per tornare a vittorio (pareva non ci fosse proprio verso di andarmene da lì) mi stavo giusto riprendendo.
il pisolino in treno era funzionale ad affrontare poi la serata in giro a bologna. quando arrivo a mestre scopro che hanno soppresso dei treni e il mio quando arriverà (con un ritardo di 40 minuti) fino a padova farà tutte le fermate. già mi prende male: la panchina di marmo del binario non mi culla per niente. comincio anche ad avere fame e odio il cibo delle stazioni, ogni volta faccio un giro davanti a quella vetrina piena di panini sperando che qualcosa mi ispiri, per dirigermi verso la cassa "un caffè".
prima di padova riesco a conquistare un posto nel delirio di un treno murato. nonostante tutto, mi sento già avanti.
quando a terme euganee il treno rimane fermo il mio ottimismo non ne può proprio davanti all'evidenza. rotto. scendo e fumo.
sto sempre in zona capotreno per origliare le sue telefonate e deduco che mi conviene il treno successivo.
il timore di rimanere a passare la notte sulla panchina di una stazione di provincia a guardare dietro la pensilina le insegne degli hotel a 2 stelle mi mette un po' a disagio, ma quelli li odio troppo. li guardo da fuori e tutti insieme sembrano ancora più brutti, decido che me la tento. non ho più margine di tolleranza per quella massa umana, e il mio uovo prossemico compresso sta per esplodere. di tutto il treno siamo rimaste giù solo io una signora (!). fatto bene: dopo 5 minuti arriva il treno, vuoto, completamente vuoto. coraggio premiato, mi sento un po' un eroe stanco.
arrivata a bologna è troppo tardi anche per farsi portare una pizza, quindi faccio l'errore di raggiungere gli altri al never. non sono l'unico eroe, momenti di gloria per tutti e troppe ghignate per andarmene in fretta!


ps: mi pregio di aggiungere un esempio di day after in ufficio arrivata da poco, altro che jour
(neanche dark)

aaa cercasi

giovani dinamici e propositivi

venerdì 1 agosto 2008

nuovi metodi anticellulite


cose che capitano.. però era davvero da tanto che a me non capitava, infatti ci sono rimasta proprio male. sono caduta!
un volo in piena regola, ero stanca e quella mossa fulminea per bilanciare il peso quando una rotella si incastra sui sanpietrini non mi è riuscita tanto bene. anzi, è evidente che non mi è riuscita affatto. arrivata a casa il momento disinfettante è stato un atto di coraggio, mi ero illusa che fosse la parte peggiore. no. mi ero anche illusa di aver trovato un innovativa soluzione per eliminare definitivamente la cellulite - semplicemente grattugiarla via dalle cosce - ma il giorno dopo mi sono resa amaramente conto che la parte peggiore non è la pelle grattugiata ma la botta. infatti scherza niente e c'è un cuscinetto addizionale che al momento è principalmente rosso ma so che vedrà tutti i colori dell'arcobaleno nei prossimi giorni.
se anche non capitava ero contenta lo stesso.