domenica 12 ottobre 2008

il riposo del guerriero

non che in effetti abbia affrontato epiche battaglie, ma mi sento sempre un po' un guerriero, forse perchè mi piace la parola.. comincia anch per g!
sottigliezze a parte, mi sento proprio riposata.

il venerdì sera non è stato dei più tranquilli (mi ricordassi di mangiare ogni tanto sarebbe meglio) e il risvglio del sabato neanche: ho dormito bene, ma la botta in testa mi disturbava un po'. è successo che quando sono rientrata john ha fatto il grosso errore di chiamarmi dalla camera, io stavo cercando di fare piano.. ma visto che non svegliavo nessuno un solo pensiero (non che di solito ci sia troppo traffico cerebrale in queste situazioni) ha attraversato la mia mente: lets party! cerco sempre un motivo per non lasciar finire le serate, già la ste ci aveva messo un po' a sbattermi giù dalla macchina! visto che non si alzava non mi è rimasto che piazzarmi nel suo letto, dopo un breve tafferuglio sono volata giù, e la mia fronte è rimbalzata sul comodino. fortunatamente già oggi fa meno male e non mi pare ci siano bozzi multicolori con cui sfodrare il mio jour del lundì in ufficio.

sabato mattina mi sono fatta la mia colazione dei campioni, mi manca il resto della settimana.. ma non se ne parla proprio di alzarmi prima del minimo indispensabile e le uova di fretta non si gustano proprio, me le godo il w-end.
dopo un po' di cazzeggio casalingo john mi ha invitato a fare un giro in bici. ho optato per un pisolo sul divano. oltretutto perchè la mia bici è bucata e la sfida roller contro bici non era contemplabile.
un'ora di sonno sul divano con non so quante fasi rem, bello, mi è sembrata un'altra piccola notte.. sarà che non mi concedo mai i pisolini pomeridiani, forse è solo che non ci sono abituata.
devo uscire: per forza supermercato e altre pippe del genere.
provvidenziale lo stordimento che mi fa dimenticare il telefono a casa, così mi godo i miei giri in solitudine. mentre guido canto e ripenso a quel cretino che ha tanto insisitito per avere il mio numero. mi sembrava evidente che non avessimo un granchè da spartire, quel mezzo giro della settimana scorsa non ha voluto dire niente per entrambi, mi sembrava ovvio, quindi quando mi ha detto dopo l'aperitivo "ci sentiamo dopo?" io ho risposto "cosa ci sentiamo a fare?" (riri versione light). arrabatta qualche cosa sui programmi per la serata, io "non hai risposto alla mia domanda" (riri versione ultraligh). non si scoraggia: alla fine manda messaggi, io rispondo a uno, poi arriva il messaggio che mi fa definitivamente incazzare. ovviamente più tardi l'ho beccato per caso e avrei preferito di no, fa niente.
mi faccio sempre coinvolgere da qualsiasi cosa, qui proprio no, bello il sano che mi frega. me la canto.
torno un paio d'ore dopo con un sacco di borse e un dvd.
riesco a far le 5 anche da sola in casa, senza neanche tirare fuori i miei lavorini!

oggi è domenica. altra colazione dei campioni, oggi c'erano anche le arance, la spremuta mi era mancata in questi mesi.
a svegliarmi è stato il telefono che vibrava sul davanzale: ho dimenticato di spegnerlo, muto lo è da venerdì credo. non sono corsa a rispondere (anche perchè corsa si concilia poco con i miei risvegli) ma ormai il sogno non riuscivo a riagganciarlo - cazzo - quindi dopo un po' ho messo il mio corpo in posizione verticale e sono andata a vedere chi ringraziare: lui.
che cazzo vuole sempre di domenica "mattina"?
mentre rigiro scrupolosamente la pancetta ricomincia a vibrare (la vibrazione che tollero di meno), la mia curiosità ha la meglio: ci dobbiamo vedere perchè magari io ho dei libri e dei film che servono alla tipa che dorme ora nel MIO LETTO, a cui ha affittato la NOSTRA CAMERA per qualche mese visto che lui casa la usa poco perchè sta sempre dalla sua nuova fiamma, visto che io da stronza me ne sono andata lasciandolo lì con tutto l'affitto da pagare da solo. mi sembra un ottimo motivo per rompere il cazzo di domenica mattina... non ho avuto neanche palle di controbattere, ci dobbiamo sentire domani: sicuramente dopo il lunedì lavorativo riuscirò a esternare meglio la mia visione delle cose.

a farmi passare lo scazzo ci metto un paio d'ore e un paio di telefonate con la mia amica di merda a parlare di niente mentre ognuna fa le sue cose. poi sono più allegra. riesco anche a portare a termine l'unica missione in programma per la giornata: rendere i miei capelli un po' più scuri, un po' meno rossi un po' più viola.
alle otto in preda a un guizzo di iperattivismo contro ogni previsione esco di casa, cenetta e un po' di vita sociale, poca ma alla fine anche troppa rispetto ai miei piani per oggi. sono stata bene, forse ci voleva.
alle 11 sono già di nuovo sul mio divano. trovo un messaggio del mio lupo mannaro che mi fa sorridere, chiamiamola buonanotte..

adesso sarebbe l'una, se in questo preciso momento mi alzassi da qui per dirigermi verso il letto, ci arriverei minimo fra 20 minuti, non perchè sia nell'ala opposta del palazzo, ma questi tre metri quando li percorro in quella direzione subiscono sempre una dilatazione temporale. 20 minuti + il libro significa almeno le due, ma ovviamente non mi sto alzando in questo preciso momento.. sto ancora valutando che tisana farmi e alla tv uno dei miei telefilm preferiti e munich - che è ovviamente meglio ma l'ho già visto più volte e poi mi intristisce - per riempire le pubblicità.
sono proprio incorreggibile..

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